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Natale

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Ora che lieve è discesa la sera
E i palazzi rivestiti di luci
Narrano le vite dei mortali,
Tu vaghi solitario in un Altrove
Cercando di trovare una risposta
Che ti sfugge man mano che prosegui.

Alzi lo sguardo e un pensiero insegui,
Un vento delicato ti accarezza,
Una Luce nel buio tu ora vedi:

È quella Notte che farà chiarezza.

 pietromenditto - 15/11/2010 08:46:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Nando Battaglia ci ha donato un’altra originale testimonianza della sua scrittura, degna di stare accanto alle espressioni più significative della poesia religiosa, e della poesia totu court. Notevole il passaggio dalle luci artificiali alla vera Luce, che dissolverà le tenebre della notte, che il fedele sa riconoscere come semplice e innocente velo alla luminosa verità, o, nella più pessimistica delle visioni, come metafora della condizione umana e del peccato che comunque nella Notte Santa con la nascita del Salvatore comincerà il suo cammino verso il riscatto totale e finale.

Un forte abbraccio.

 lino - 14/11/2010 16:07:00 [ leggi altri commenti di lino » ]

Sicuramente lo è, gentile Loredana, convengo con te. Il solitario vagare nell’Altrove si oppone alle luci e alle vite dei mortali. E le lettere maiuscole che si oppongono alle minuscole la dicono tutta. Molto apprezzata, Nando, in particolar modo la chiusa.

 Loredana Savelli - 14/11/2010 15:11:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

"Tu vaghi solitario in un Altrove
Cercando di trovare una risposta
Che ti sfugge man mano che prosegui"
Chi é il personaggio solitario? E se fosse il nascituro?
Ciao Nando.

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