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al testo di Ferdinando Battaglia
Natale
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Ora che lieve è discesa la sera E i palazzi rivestiti di luci Narrano le vite dei mortali, Tu vaghi solitario in un Altrove Cercando di trovare una risposta Che ti sfugge man mano che prosegui.
Alzi lo sguardo e un pensiero insegui, Un vento delicato ti accarezza, Una Luce nel buio tu ora vedi:
È quella Notte che farà chiarezza.
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pietromenditto
- 15/11/2010 08:46:00
[ leggi altri commenti di pietromenditto » ]
Nando Battaglia ci ha donato unaltra originale testimonianza della sua scrittura, degna di stare accanto alle espressioni più significative della poesia religiosa, e della poesia totu court. Notevole il passaggio dalle luci artificiali alla vera Luce, che dissolverà le tenebre della notte, che il fedele sa riconoscere come semplice e innocente velo alla luminosa verità, o, nella più pessimistica delle visioni, come metafora della condizione umana e del peccato che comunque nella Notte Santa con la nascita del Salvatore comincerà il suo cammino verso il riscatto totale e finale.
Un forte abbraccio.
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lino
- 14/11/2010 16:07:00
[ leggi altri commenti di lino » ]
Sicuramente lo è, gentile Loredana, convengo con te. Il solitario vagare nellAltrove si oppone alle luci e alle vite dei mortali. E le lettere maiuscole che si oppongono alle minuscole la dicono tutta. Molto apprezzata, Nando, in particolar modo la chiusa.
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Loredana Savelli
- 14/11/2010 15:11:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
"Tu vaghi solitario in un Altrove Cercando di trovare una risposta Che ti sfugge man mano che prosegui" Chi é il personaggio solitario? E se fosse il nascituro? Ciao Nando.
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